Giacinto Cistola – Musica
Penso, dunque Suono.
Penso, dunque Suono.
La musica è il volo di chi si perde tra le ali di un angelo o di un demone, la scelta sarà sempre l’anima a farla dalla propria immagine.
Ero una bambina, quando ho iniziato a scrivere su fogli di calendario senza conoscere le lettere, non capivo nemmeno il senso della musica, non conoscevo le note, ma suonavo. Non a tutte le donne piacciono i gioielli, né avere armadi colmi di scarpe, borse, vestiti, né ricevere fiori o regali, e io sono una di quelle donne che, da bambina a oggi, ho riempito i miei cassetti di quaderni, fogli e biro colorate, nel mio armadio conservo alcuni libri e la mia chitarra; che mi è arrivata come dono in un giorno qualunque, e in certi momenti è la migliore compagnia che io possa desiderare, la suono senza saper suonare, eppure la musica che ne esce mi avvolge in un tenero abbraccio, come quello del silenzio della notte, quando mi sveglio per scrivere.
Sono un re matto, cambio spesso regole, non perdo mai!
Sensualità allo stato puro, l’emozione ombreggia sulle ali della musica e il suo incanto mi trasporta nel tempio della passione.
Non si può essere un pianista eminente, che alla condizione di suonar coi piedi suoni altrettanto bene che con le mani.
La Musica non ha padroni, ne schiavi è di chiunque l’ascolti o canti, può essere bella o brutta non ha importanza, trasmetterà sempre un’emozione nell’anima di chi sa ascoltare.