Giacomo Brunetta – Stati d’Animo
Settembre è come il lunedì, tutto ricomincia,.
Settembre è come il lunedì, tutto ricomincia,.
Ormai sono arrivato al punto che mi sveglio al mattino e mi chiedo: ed ora? Cosa mi aspetta oggi? Quali battaglie? Ed inizio la giornata indossando l’armatura come un vecchio guerriero stanco di guerra e sangue, di dolore e lacrime, che vorrebbe solo tornare a casa in pace. E, quando arriva sera e mi stendo sfinito sul letto, mi ritrovo a pensare di avercela fatta di nuovo… nonostante tutto.
La vita è un circo, io sono un pagliaccio, ho una maschera felice e non riesco più a piangere. Sono il peggiore degli acrobati, cammino su una fune augurandomi di cadere giù. Resto sempre in equilibrio perfetto. Un inconsapevole compagno mi prende al volo ad ogni volteggio dal trapezio. Sul mio spettacolo non cala mai il sipario, il mio pubblico sembra voler ridere per sempre. Un’eco di gioia incomprensibile e distante. Non conosco altro luogo da chiamar casa che non sia questa grande tenda, non ho altra famiglia se non questa folla divertita. Non conosco nient’altro al di fuori di questo, nient’altro conoscerò mai. Io sono il pagliaccio. Io, non altri, rispondo a questo ruolo e in eterno io sono.
Un fiume di serenità scorre gorgogliando suona una musica familiare, antica ricordi di un tempo di pace giungono freschi immagini di serate sulla spiaggia a bere l’ultimo sole silenzi colmi di sguardi che si capiscono senza incontrarsi passi che portano a casa la sensazione di un giorno di vita piena la sazietà di un sentimento ricambiato, l’attesa fiduciosa dell’alba.
Scivolano sui declivi del cuore parole senza tempo nel dedalo dei giorni.
Un cuore allegro è stato impastato con le mani sporche di colori.
Ed ero li, ad un passo dal ciglio di un burrone, e non avevo paura perché pensavo: se devo morire almeno lo farò volando.