Giacomo Leopardi – Figli e bambini
I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli adulti il nulla nel tutto.
I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli adulti il nulla nel tutto.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
Non posso odiare questa vita quando, in giorno qualunque, in un momento qualunque e senza nessun motivo mi sento dire “grazie mamma”
I figli rimarranno sempre nel bene e nel male, ciò che di più bello l’uomo può creare.
“E tu chi sei?” “Mi chiamo Mattia, piacere di conoscerti. In verità ci siamo già conosciuti, ma eri una scricciola di otto o nove anni, forse non ti ricordi.”
Non c’è nulla di più dell’amore dei figli. Unico, immenso e soprattutto per “sempre”.
Se siamo stati dei buoni genitori lo capiremmo solo col tempo, dove abbiamo sbagliato non necessariamente. Ma se il risultato finale è buono abbiamo fatto un buon lavoro o forse siamo stati solo fortunati.