Giampiero Piovesan – Tempi Moderni
Il presente non è mai presente se non nel futuro come passato.
Il presente non è mai presente se non nel futuro come passato.
È molto scioccante sentire che le ragazze non possono andare a scuola, ci stanno portando all’età della pietra.
In Italia, nelle scuole, possiamo avere quanta cultura vogliamo, gli insegnanti sono bravi, anzi bravissimi, ma il sistema scolastico non dà stimoli per integrare l’essere umano, basta vedere che tecnologicamente sono anni luce indietro. Forse per questo tendono a far imparare più teoria che pratica, poi a fine anno scolastico in pochi hanno sbocchi lavorativi. Ovvio, si prendo ragazzi che si sono diplomati con il massimo dei voti. Ma vedete negli Stati Uniti, i grandi rivoluzionari non hanno nessuna laurea, eppure usiamo i loro prodotti all’ordine del giorno.
Non ci facciamo impaurire da niente perché nudi di fronte alla vita lo siamo sempre.
Mai chiedere tempo, anche se lo vuoi condividere meno ne avrai, è una strana teoria, l’egoismo che già regna sovrano.
È l’era di chi tiene gli occhi a terra per paura che anche uno sguardo possa ucciderlo, perché c’è sempre qualcuno in cerca di un qualsiasi motivo per far la guerra. Ma uno sguardo non è sempre rivolto all’altro; a volte è soltanto fisso su di un punto o su di un volto che non sta guardando, come se fosse un foglio bianco in attesa di accogliere le parole di chi le sta cercando tra pensieri, emozioni e desideri da scrivere. Uno sguardo può essere la terra fertile da cui può nascere una poesia.
Tutto si riduce a chi rivolgi il tuo pensiero quando la batteria del telefono è all’1%.