Giampiero Piovesan – Tempi Moderni
Ogni giorno incontriamo il nostro destino, ma siamo troppo occupati a smanettare col telefonino.
Ogni giorno incontriamo il nostro destino, ma siamo troppo occupati a smanettare col telefonino.
Avere un cervello è come possedere una macchina, se non la sai guidare non vai da nessuna parte.
Non ci manca più nulla in questa epoca, abbiamo tutto tranne che noi stessi.
L’attrezzo che estrae l’energia oscura per l’ingordigia dei nostri tempi è in moto perpetuo e non inquina; metafora perfetta del periodo in cui viviamo.
Fino a poco tempo fa, l’uomo viveva in maniera tale da vivere come una macchina. Adesso, le macchine sostituiscono l’uomo, e io non so quale delle due sia peggio.
Chiedere ai “vip” che sono a mio avviso i più tirchi in assoluto e anche i più superficiali che ci sono, di fare beneficenza, e come chiedere ad un orso di cagare nel cesso. L’unica cosa che sono riusciti a fare e tirare lo sciacquone! Paolo elmo.
Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto.Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica.
Avere un cervello è come possedere una macchina, se non la sai guidare non vai da nessuna parte.
Non ci manca più nulla in questa epoca, abbiamo tutto tranne che noi stessi.
L’attrezzo che estrae l’energia oscura per l’ingordigia dei nostri tempi è in moto perpetuo e non inquina; metafora perfetta del periodo in cui viviamo.
Fino a poco tempo fa, l’uomo viveva in maniera tale da vivere come una macchina. Adesso, le macchine sostituiscono l’uomo, e io non so quale delle due sia peggio.
Chiedere ai “vip” che sono a mio avviso i più tirchi in assoluto e anche i più superficiali che ci sono, di fare beneficenza, e come chiedere ad un orso di cagare nel cesso. L’unica cosa che sono riusciti a fare e tirare lo sciacquone! Paolo elmo.
Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto.Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica.
Avere un cervello è come possedere una macchina, se non la sai guidare non vai da nessuna parte.
Non ci manca più nulla in questa epoca, abbiamo tutto tranne che noi stessi.
L’attrezzo che estrae l’energia oscura per l’ingordigia dei nostri tempi è in moto perpetuo e non inquina; metafora perfetta del periodo in cui viviamo.
Fino a poco tempo fa, l’uomo viveva in maniera tale da vivere come una macchina. Adesso, le macchine sostituiscono l’uomo, e io non so quale delle due sia peggio.
Chiedere ai “vip” che sono a mio avviso i più tirchi in assoluto e anche i più superficiali che ci sono, di fare beneficenza, e come chiedere ad un orso di cagare nel cesso. L’unica cosa che sono riusciti a fare e tirare lo sciacquone! Paolo elmo.
Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto.Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica.