Giampiero Piovesan – Vita
Siamo sempre di corsa perché la vita ha fretta di vivere, non rallenta mai se non nei pressi della morte.
Siamo sempre di corsa perché la vita ha fretta di vivere, non rallenta mai se non nei pressi della morte.
Al giorno d’oggi l’immaginazione visiva della gente è più sofisticata, più sviluppata, specialmente nei giovani, tanto che ora puoi fare una foto che suggerisce solo un piccolo qualcosa, poi di essa si può fare davvero ciò che si vuole.
È difficile superare certi dolori. Si impossessano di noi e ci impediscono di vedere quelle piccole cose che abbiamo intorno.
I tesori più preziosi sono quelli più nascosti.
Se è vero che la legge non ammette l’ignoranza la prima materia da insegnare ai bambini sarebbe il diritto, insieme all’autodifesa.
Se abiti nelle passioni, le catene della schiavitù, saranno il dazio delle tue scelte.
Qualcuno si ostinava a ripetermi che ero vivo, nonostante tutto. Ma. Non ero vivo, un dilazione di vita concessami, con scadenza termine, siamo pochi noi “vivi per miracolo” altro non so, o meglio non ricordo, ricordo solo che sono vivo questo “dettaglio” è sufficiente per farmi riflettere e confrontarmi spesso con il riflesso che vedo allo specchio che con con aria saccente, mi dice che “tutto è vero” anche se mi ostino a non riconoscere la verità, ammesso che una qualsiasi verità esiste ancora. Never back down. Ci sono quei giorni che hai voglia di scriverlo. Ci sono quei giorni che dopo una discussione con amici ritornano alla mente quei posti dove la dignità dell’uomo è violentata ripetutamente dalla stupida umana follia, ossessionata del potere. Dove non sempre si pagano i propri errori. Dove le persone sono dimenticate, dalla vita. Mi sembra di vederli ancora passare in divisa con gli occhi di ghiaccio, con il volto impregnato dall’odio. Dalle loro labbra sputano fuori veleno e disprezzo per i nostri corpi stanchi. Sei anime in quella stanza, tutte unite da un’unica speranza: la libertà! Marchiati come bestie, divisi come schiavi.