Paolo Annibali – Vita
È strano che l’immensità di Dio sia racchiusa in un neonato o nel piccolo germoglio di un “non ti scordar di me” mentre la grandezza a parer dell’uomo consista nel costruire alti palazzi…
È strano che l’immensità di Dio sia racchiusa in un neonato o nel piccolo germoglio di un “non ti scordar di me” mentre la grandezza a parer dell’uomo consista nel costruire alti palazzi…
Ma sono di questo genere, proprio, per me, quelle Furie che agitano quelli che declamano, quando proclamano: “Queste mie ferite le ho subite per la libertà della repubblica, questo mio occhio l’ho perduto per voi. Datemi una guida, che mi guidi dai miei figli, che ci ho i tendini tagliati, che non mi tengono su il corpo”. Che sono cose che si potrebbero sopportare, se ci potessero aprire una via, per quelli che si avviano verso l’eloquenza. Ma con dei contenuti tanto sballati, con delle frasi che fanno tanto chiasso per così niente, ci guadagnano soltanto questo, quelli, che ci arrivano nei tribunali, che si trovano come sbarcati sopra un altro pianeta.
Sapersi liberare non è niente: il difficile è saper essere liberi.
Chi vuole insegnare all’uomo a morire in realtà gli insegna a vivere.
Non bisogna voler fare le cose perché le fanno tutti e ti senti diverso, prima la tua testa e di conseguenza arriverà tutto il resto. Non aver paura di te stesso!
La vita è un cammino. Non serve a nulla accompagnarsi a persone che ci piacciono, se non percorrono il nostro stesso cammino.
Siamo un cammino infinito verso una meta che a volte non trova un fine.