Giampiero Piovesan – Vita
La morte è l’umiltà della vita.
La morte è l’umiltà della vita.
Quando mi chiedono a cosa servono le parole, rispondo, servono per non morire dentro.
Cos’è la fiducia? È qualcosa che troppo importante da tradire e quando viene persa è difficile da ritrovare.
Mi piacerebbe essere un sasso, spostato ogni tanto da un calcio, spettatore inerte del mondo.
La vita: un’alternarsi di emozioni, alcune volte bellissime, altre devastanti.Situazioni che non sempre dipendono da noi, dalle scelte che facciamo, dal passato che abbiamo avuto. Perché spesso per quanto ci impegniamo nel progettare le cose, queste vanno non come vorremmo e nascono le domande, i perché, e cerchiamo in tutti i modi degli appigli che il più delle volte si rivelano dei bluff, oppure tiriamo fuori una forza inaspettata e ciò che prima consideravamo un niente diventa un tutto e “saliamo” sulla barca che è la nostra vita e cominciamo a “navigare” con la nuova consapevolezza che il vento può in qualsiasi momento cambiare.
Capirò mai cosa voglio fare veramente nella mia vita? Quando ti passa un occasione d’oro tra le mani, l’occasione che aspettavi da tempo e che può cambiarti il futuro, l’occasione che sognavi e che invidi a tutti quelli che l’hanno avuta prima di te e che tu, ora, non puoi cogliere perché non hai avuto la pazienza di aspettare e ti sei buttato sul primo tram che passava per la paura di perdere il treno alla stazione… come reagire? Mollare tutto, lasciare la strada semplice per la difficile, oppure arrendersi? Cosa scegliere tra coraggio e coerenza? Ma, guardando dentro me stessa, quell’occasione che vorrei cogliere con tutte le mie forze, la desidero veramente? Voglio davvero mollare tutto e partire, oppure è solo un desiderio effimero, un capriccio dovuto alla paura di non aver imboccato abbastanza strade, anche se non mi avrebbero condotto da nessuna parte?
Dall’osservazione della Realtàmediata dalla CulturanasceCinema e Televisione.Cinema e Televisionesono Finzione.Realtà/Finzionesono parti della misceladi un suggestivo mondochel’Uomo anagrafico chiama Vita.Vita dove regna la logica dell’appariree dell’auto-affermazione, inseguendo (al nostro esterno)informazioni opportunistiche di appartenenzaalle varie tendenze di culture o mode(sociali – religiose – filosofiche).