Gianfranco Funari – Televisione
Damme la due.
Damme la due.
“È vero, niente televisione durante l’anno scolastico, è un principio sul quale non abbiamo mai voluto transigere!”Niente televisione, ma pianoforte dalle cinque alle sei, chitarra dalla sei alle sette, danza il mercoledì, judo, tennis, scherma il sabato, sci di fondo ai primi fiocchi di neve, corso di vela ai primi raggi di sole, ceramica i giorni di pioggia, viaggio in Inghilterra, ginnastica ritmica…Nessunissima possibilità lasciata al più piccolo quarto d’ora di faccia a faccia con se stesso.Guerra al sogno!Dagli alla noia!La bella noia…La lunga noia…Che rende possibile la creazione…”Facciamo in modo che non debba mai annoiarsi.”
Recitare è essere reali, onesti il pubblico non ti ama o non si identifica in te solo perché hai un bel viso o un bel corpo…
La tv è l’anientamento delle menti deboli; oggetto di critica dalle menti forti, strumento dei forti e mantenuta dagli astuti!
Storditi da immagini televisive che vorrebbero seguitare a stupirci, percepiamo raramente il brivido di uno stupore reale.
Le immagini stereotipate della seduzione sono appena comprensibili in quel teatrino manierato che è la pubblicità, ma diventano davvero fuori luogo quando invadono gli schermi, la vita d’ogni giorno.
Per un sentimento profondo non basta l’apnea, serve tempo.