Gianluca Frangella – Arte
Fate per l’arte una guerra, ma non fate della guerra un’arte.
Fate per l’arte una guerra, ma non fate della guerra un’arte.
La nostra arte (greca) ha preferito attenersi all’uomo.Noi soli abbiamo saputo mostrare in un corpo immobile la forza e l’agilità che esso cela; noi soli abbiamo fatto di una fronte levigata l’equivalente di un pensiero: la foresta si racchiude tutta nell’immagine di un centauro; mai la tempesta soffia più impetuosa che nel velo gonfio di una dea marina.
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere…
Il volto umano: nessuno lo ritrae così da vicino come Bergman.
Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte…
Da ambiguità e confusione può nascere qualcosa! Dalla sintesi esasperata no!
Chi vive un amore corrisposto non potrà mai aspirare ad essere un vero artista.L’arte e l’amore sono due poli opposti! Per questo l’amore è il soggetto principale dell’arte: l’arte va a compensare la mancanza di amore concreto dell’artista.Se il vero artista si innamorasse e fosse corrisposto, perderebbe la sua dote. Si l’amore è nemico dell’artista! E solo ora capisco veramente cosa intendeva dire Platone parlandone.