Gianluca Frangella – Morte
Nessuno teme veramente la morte, ma molti temono di vivere soffrendo.
Nessuno teme veramente la morte, ma molti temono di vivere soffrendo.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
I morti portano nella tomba, stretto tra le mani, soltanto quello che hanno donato.
Per chi, in vita, ha conosciuto le pene dell’inferno… La morte, sembra il miraggio d’un paradiso.
Tutto in definitiva fallisce, perché moriamo, e questo è il nostro penultimo fallimento o il nostro successo più enigmatico.
L’iride imbrunisce, la pupilla si dilata, la palpebra si chiude. È così che il giorno s’addormenta lasciandoci alla notte che, con le sue ombre confuse, c’abbraccia col suo manto di stelle. E a me par d’essere nella pupilla della vita che, quando chiude gli occhi, mostra tutto il suo splendore.
Ruberei le parole del vocabolario più dotto, se bastassero a far capire quello che porto dentro, ma dentro ogni uomo c’è l’immenso e l’immenso è indescrivibile, per questo taccio.