Gianluca Menegazzo – Accontentarsi
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
E ancora non ci rendiamo conto che “impossibile” è solo un limite posto dalla ragione ai confini del cuore. Un cuore che, con una sola sua vibrazione liberata, può ridere in faccia ai limiti e invadere tutti i territori sconfinati di quel “possibile” che, spesso, non riusciamo neppure a concepire.
Chi riesce a fare di necessità virtù rischia di trovare sulla sua strada chi fa della virtù degli altri il mezzo per arrivare alla soddisfazione delle sue di necessità.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire…
Guai a chi si contenta di poco!
È terribile come anche il peggio, diventando abitudine, finisca per sembrare normalità.
Cosa siamo noi su questa terrà? Niente. La vita non ci regala nulla, siamo noi che dobbiamo regalare al mondo il meglio di noi. Se non ci fossimo, l’Universo non se ne accorgerebbe neppure. Il nostro pianeta ne guadagnerebbe di sicuro in salute. Ma ci siamo e forse un senso c’è in tutto ciò nonostante tutto. La vita ci mette alla prova, per superarle, si devono percorrere le strade del cuore, solo attraverso queste diamo senso non solo alle gioie ma sopratutto alle sofferenze. Anche la vastità del cielo ci ricorda quanto siamo piccoli e finiti. Stare lassù ci aiuta a comprendere che siamo davvero poco nell’universo.
E ancora non ci rendiamo conto che “impossibile” è solo un limite posto dalla ragione ai confini del cuore. Un cuore che, con una sola sua vibrazione liberata, può ridere in faccia ai limiti e invadere tutti i territori sconfinati di quel “possibile” che, spesso, non riusciamo neppure a concepire.
Chi riesce a fare di necessità virtù rischia di trovare sulla sua strada chi fa della virtù degli altri il mezzo per arrivare alla soddisfazione delle sue di necessità.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire…
Guai a chi si contenta di poco!
È terribile come anche il peggio, diventando abitudine, finisca per sembrare normalità.
Cosa siamo noi su questa terrà? Niente. La vita non ci regala nulla, siamo noi che dobbiamo regalare al mondo il meglio di noi. Se non ci fossimo, l’Universo non se ne accorgerebbe neppure. Il nostro pianeta ne guadagnerebbe di sicuro in salute. Ma ci siamo e forse un senso c’è in tutto ciò nonostante tutto. La vita ci mette alla prova, per superarle, si devono percorrere le strade del cuore, solo attraverso queste diamo senso non solo alle gioie ma sopratutto alle sofferenze. Anche la vastità del cielo ci ricorda quanto siamo piccoli e finiti. Stare lassù ci aiuta a comprendere che siamo davvero poco nell’universo.
E ancora non ci rendiamo conto che “impossibile” è solo un limite posto dalla ragione ai confini del cuore. Un cuore che, con una sola sua vibrazione liberata, può ridere in faccia ai limiti e invadere tutti i territori sconfinati di quel “possibile” che, spesso, non riusciamo neppure a concepire.
Chi riesce a fare di necessità virtù rischia di trovare sulla sua strada chi fa della virtù degli altri il mezzo per arrivare alla soddisfazione delle sue di necessità.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire…
Guai a chi si contenta di poco!
È terribile come anche il peggio, diventando abitudine, finisca per sembrare normalità.
Cosa siamo noi su questa terrà? Niente. La vita non ci regala nulla, siamo noi che dobbiamo regalare al mondo il meglio di noi. Se non ci fossimo, l’Universo non se ne accorgerebbe neppure. Il nostro pianeta ne guadagnerebbe di sicuro in salute. Ma ci siamo e forse un senso c’è in tutto ciò nonostante tutto. La vita ci mette alla prova, per superarle, si devono percorrere le strade del cuore, solo attraverso queste diamo senso non solo alle gioie ma sopratutto alle sofferenze. Anche la vastità del cielo ci ricorda quanto siamo piccoli e finiti. Stare lassù ci aiuta a comprendere che siamo davvero poco nell’universo.