Gianluca Menegazzo – Angelo
Angelo, tu che sei al mio fianco in questo momento che sono stanco, in questo momento che la mia unica gioia sei tu… continua a regalarmi sorrisi cosi teneri.
Angelo, tu che sei al mio fianco in questo momento che sono stanco, in questo momento che la mia unica gioia sei tu… continua a regalarmi sorrisi cosi teneri.
“Sento l’aria muoversi e accarezzarmi il viso” ; le finestre e le porte sono chiuse, capisco, ed in silenzio accolgo quella carezza che mi doni al cuore e che lentamente fa scorrere una lacrima dal mio viso che asciugo inutilmente poiché lei è già entrata nel viaggio più bello e sconosciuto alla comprensione umana; il viaggio verso il cuore. Là, dove una volta fermatasi, rimarrà per sempre, in ricordo della tua memoria.Grazie di avermi amato e di avermi concesso la meraviglia della mia infanzia insieme a te che, con le tue risate, la tua spensieratezza e la tua nobiltà d’animo il tuo amore ha alleviato la mia sofferenza ed ha inciso il mio cuore di un eterno ricordo di te in me in quello che oggi riconosco essere “un angelo”.
Angelo, angelo, angelo. Perché diavolo la chiamano così. Quella lì non aveva timor di Dio come l’angelo del tempio. Era una sanguisuga, un abominio, una piaga della città, proprio come le piaghe che infliggeva alle sue vittime, che non guariscono più.
Sono i nostri sogni gli angeli che di notte vegliano il nostro sonno, mentre di giorno ci guidano silenziosi.
Il mio sentimento di indecisione è pari, nei tuoi momenti di confusione, al mio amore quando sei davanti i miei occhi.
Sei la cosa più bella che miei occhi abbiano visto, sei quell’apparizione divina che pochi…
Quando gli specchi rifletteranno l’anima il mondo sarà pieno di spettinati e malvestiti.