Gianluca Menegazzo – Nemico
Ode di gioia, scenari fantastici, voci bianche cantano all’orizzonte, il tamburo di guerra scandisce i nostri respiri… la fine è vicina, non abbiamo paura e non l’avremo fino alla morte!
Ode di gioia, scenari fantastici, voci bianche cantano all’orizzonte, il tamburo di guerra scandisce i nostri respiri… la fine è vicina, non abbiamo paura e non l’avremo fino alla morte!
Amare i tuoi nemici li porterà alla pazzia.
Fingo di non vedere, di non sentire, di essere immune a tutto. Ma tu, che vai e vieni da questo palazzo, vestita orgogliosamente di turbanti e salamelecchi, non fidarti dei tuoi occhi perché essi ingannano. Non fidarti del tuo orecchio perché tramuta i suoni in ambigui silenzi. E non fidarti troppo della tua viltà poiché, anche fiaccata nelle forze, riconosco sempre il nemico che si avvicina per una carezza mentre le dita gli si rizzano come coltelli.
Preferisco essere considerata acida invece che dolce, permalosa invece che sensibile, antipatica invece che amichevole. Ecco, in questo modo io mi riparo dalle fregature.
Nel più peggior angolo di cattiveria del mondo c’è nascosto una parte di benvolere.Essendo questa parte troppo grossa, esce fuori dall’equilibrio che il mondo ci impone e sfocia in cattiveria. Ma non perché questa esiste, solo per rimanere Allineato al sistema.
La pratica indolore dell’amore insorge dal cuore ma evita ogni cognizione.
Ovunque i miei occhi possano guardare posso solo apprezzare o mio dolce angelo, la costanza del tuo essermi vicino, e donarmi ogni giorno la voglia di essere il tuo preferito!