Gianna Nannini – Angelo
Quale razza mai di angelo potevo essere io in mezzo a un cielo che non era fatto per essere il mio.
Quale razza mai di angelo potevo essere io in mezzo a un cielo che non era fatto per essere il mio.
Anche le stelle in realtà hanno un numero di cellulare. Sul mio per esempio sono memorizzate sotto il nome di mamma.
Cercasi angelo custode, il mio si è arreso e si è licenziato.
Quale razza mai di angelo potevo essere io in mezzo a un cielo che non era fatto per essere il mio.
Un giorno camminando per le vie della vita, tra una lacrima e un sorriso incontrai una persona dalla quale io non riesco a trovare la giusta collocazione o una giusta parola per poter dire quello che è per me, quello che rappresenta nella mia vita. E mentre percorro le vie della vita è diventato come un pensiero costante che non so comprenderlo, ma so cos’è un angelo amico e dandoci questa spiegazione il mio cuore mi sussulta e mi dice: fratello mio gli angeli vivono anche sulla terra sai?, e lei è un angelo caduto sul tuo cammino. È cosi ho compreso che Dio mi ha fatto vedere che gli angeli terreni esistono, e hanno gli occhi su di me, hanno gli occhi tuoi azzurri come il cielo.
Il braccio di un angelo non potrà strapparmi alla tomba, ma legioni d’angeli non potranno confinarmici.
Tieni le mie ali mio Dio perché amando e morendone non ne ho più bisogno.