Gianna Simioni – Accontentarsi
Un cerino può accendere la luce in un volto spento.
Un cerino può accendere la luce in un volto spento.
Molti lo chiamano “adeguarsi” io lo chiamo “convenienza” e a me non piace schierarmi dalla parte di qualcuno, solo per convenienza!
Chi si accontenta gode “l’ha detto uno che nella vita ha saputo solo raccogliere ciò che gli è caduto dal cielo, che non si è spinto mai oltre il sentiero, che non ha realizzato il suo sogno e nemmeno ci ha provato. È più facile accontentarsi che vivere per realizzarsi.” Chi si accontenta gode “è la filosofia dei finti soddisfatti, degli infelici camuffati, dei depressi sorridenti e dei falliti pseudo ignari. Di notte si sogna e di giorno si combatte. Non c’è altro da fare.” Chi si accontenta muore”
Se potessi vedere i giorni su di un grafico, questo sarebbe lineare, anzi! Piatto. Ho imparato ad accontentarmi, a contenere le mie emozioni, ad essere composta, seria, posata, rispettosa nelle regole, non dire, non fare, non… non respirare. A questo punto tutto tutto ok, avrò tutto quanto è necessario per il mio sostentamento, ma dimentico di avere un anima: le mie emozioni costano, e per un battito in più dovrò osare, e mettermi a rischio, coprirmi il viso, chiudermi a guscio ed essere pronta ad incassare, ad essere giudicata e giustiziata più volte, fino a quando non mi capiranno che la mia è solo la rabbia di non riuscire ad essere diversa, che mio malgrado mi spinge ad essere uguali ad… altri.
Sono per l’essenziale e non per l’eccedenza.
Il figlio seguì le orme del padre, mentre la figlia quelle della madre. Nessuno dei due figli lasciò un segno.
Bisogna sempre farsi ultimi… per avere le gioie della vita nell’amore di Dio…