Gianni Conte – Religione
Si arriva a credere nel bene solo dopo aver conosciuto il male.
Si arriva a credere nel bene solo dopo aver conosciuto il male.
Spesso cerchiamo di mettere nella nostra testa… nelle nostre preghiere… nel nostro cuore! Ma la cosa giusta da fare non è mettere, né arricchire con fronzoli e orpelli la nostra preghiera, ma togliere con molta umiltà tutto quello che è il nostro io e spogli di noi stessi, metterci di fronte a Dio.La preghiera dovrebbe cominciare così: Sono qui Signore con il mio niente, per permetterti di riempirmi di te…Non dobbiamo elevare noi stessi, perché non c’è bisogno di essere santi per permettere a Dio di venire da noi, è venuto per i peccatori… ricordiamolo, mentre cerchiamo di elevarci a santi… la cosa più bella della preghiera è proprio questa… sentirsi peccatori e bisognosi del suo abbraccio.Restiamo in silenzio, di fronte al Suo amore, di fronte alla Sua santità, noi siamo veramente piccola cosa… ma ci ama proprio per questo, perché siamo un suo progetto e ci faremo plasmare dalle sue mani. La creazione dell’uomo nuovo inizia così…
Il tuo zelo sia fervido, sia cauto, sia invincibile.
Una porzione di umanità tenta di dare un senso alla propria vita mediante la religione, un’altra porzione sacrifica la propria vita alla religione, il restante se ne frega della religione e della vita.
Se ogni cosa è creata da Dio e mantenuta in vita da Lui, ed Egli ama le sue creature, ama gli uomini, perchè esiste il male, la sofferenza nel mondo?
Perché si goda dell’amore di Dio bisogna riconoscere e pentirsi dei propri torti.
Dio gioca di sponda a biliardo. Ci aspettiamo sempre un tiro diritto, e quando la palla colpisce la sponda senza aver fatto neppure un punto, ci allontaniamo dalla sala sconsolati e tristi ancor prima che la sfera abbia finito per intero tutto il suo tragitto.