Gianni Errera – Cielo
È inutile guardare il cielo per sapere cosa fare indicherà solo dove ti puoi trovare.
È inutile guardare il cielo per sapere cosa fare indicherà solo dove ti puoi trovare.
Tu magica luna d’argento che mi porti lontano dolce e misteriosa. Stanotte chiacchiereremo insieme tra i sentieri nudi di un algido inverno. Ti racconterò di me delle mie paure, delle mie speranze perdute, dei miei sogni rubati alle clessidre della vita. Busserò alle sillabe dell’alba sorseggiando perle di rugiada ai rami della saggezza. Lascerò a te le mie vergini speranze prima che il sole dell’aurora porti via l’innocenza dei miei sogni di poeta e così potrà e il mio cuore gioire mentre il mio animo sentirò rifiorire.
L’uomo che crede di andare in cielo per le sue buone opere, commette l’atto più dispregiativo ed infame verso Colui che è sceso per donargli la vita eterna gratuitamente; e solo per mezzo della fede nel suo glorioso Nome.
Se la musica scava il cielo (Baudelaire), a volte il cielo permea di sè la Musica.
E poi ci sono quelle persone che non abbiamo più al nostro fianco. Quelle che non ci stringeranno più in un abbraccio, non ci tenderanno più la loro mano. Non incroceremo più i loro occhi o i loro sorrisi. Sono gli angeli del cuore, le stesse più belle della notte e i raggi più splendenti del sole. Ciao angeli.
L’altra notte ho assistito sulla spiaggia all’incanto di un plenilunio. Tutto era trasfigurato dalla luce dell’astro e la natura sembrava voler comunicare il mistero della vita.
Come il mare dal cielo prende colore, così da te prendo amore.