Gianni Marafatto – Vita
L’evoluzione è un’inseparabile conseguenza del vivere, un’inevitabile adattamento al mutare del tempo.
L’evoluzione è un’inseparabile conseguenza del vivere, un’inevitabile adattamento al mutare del tempo.
A diciotto anni le convinzioni sono le colline da cui ci affacciamo alla vita. A quaranta sono le caverne in cui ci nascondiamo.
Vivo la vita perché mi va di viverla, la vivo perché ho avuto la fortuna di averla, la vivo come mi piace, come voglio e come meglio credo. La vivo sul mio e scelgo con chi dividerla. La vivo in ogni suo pregio e difetto che si incastra a perfezione con pregi e difetti miei e a volte i pregi della vita si scontrano con i miei difetti e viceversa, ma la vivo per me stessa e per chi amo.
La vita è un bene prezioso che la morte rende speciale.
La memoria è un luogo passato… un’abitazione da non sottovalutare ne sopravalutare; l’Equilibrio del pensiero è ora in quest’istante.
Felicità! Ecco qualcosa che tutti desideriamo ma che pochi riescono a raggiunger. Da cosa è condizionata? Forse dall’età, dalla bellezza, dalla ricchezza, dalla salute, dalla cultura, dalla libertà di lavoro, dalla posizione sociale? La felicità è uno stato mentale che possiamo conseguire, basta volerlo. “La felicità non ha prezzo, non si può comprare. La felicità però si può imparare”. Riusciamo ad essere felici nel momento in cui decidiamo di cambiare ciò che è possibile cambiare, quindi di gioire del bicchiere mezzo pieno anziché piangere sul bicchiere mezzo vuoto! La felicità non è un punto di arrivo ma scaturisce da un apprendimento del vivere bene dove occorre abituarsi ad accettarsi, amarsi senza condizioni, scegliere situazioni gratificanti, essere ottimisti, saper vedere il meglio delle cose, avere fiducia in se stessi, lasciare spazio alle proprie emozioni, imparare ad accettare i propri limiti, proteggersi dalle paure reali o immaginarie, dalle nostre e altrui denigrazioni… ma innanzitutto scegliere di vivere con gioia.
La cosa più difficile nella vita è rendere tutti contenti, indipendentemente da cosa si fa o si concede ci sarà sempre qualcuno che si definirà offeso oppure insoddisfatto.