Gianpiero Delacroce – Stati d’Animo
Quando dico che non ho bisogno di niente in realtà ho bisogno di tutto.
Quando dico che non ho bisogno di niente in realtà ho bisogno di tutto.
Quando scelgo il cuore e rifiuto il compromesso mi sento più serena, magari è un attimo, ma chissà.
È maledettamente doloroso accorgersi di aver dato troppo a chi non meritava niente.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
La nostalgia può essere calcolata anche usando i numeri, è distanza moltiplicata per un fattore di amore.
Nell’essere sempre forte, a tutti i costi, la gente si scorderà che tu possa avere una debolezza, nell’essere sempre coraggioso, che tu possa avere anche solo un attimo di paura. Così, tanto più tenacemente lotterai, tanto più sarà naturale che ti elogino a parole, ma si scordino di darti affetto.
Mi hanno chiesto se discuto spesso con le persone. Ho ribattuto se c’era la domanda di riserva. Hanno insistito; ho risposto: per facilità, posso dirti i nomi dei pochi con cui non l’ho fatto?
Quando scelgo il cuore e rifiuto il compromesso mi sento più serena, magari è un attimo, ma chissà.
È maledettamente doloroso accorgersi di aver dato troppo a chi non meritava niente.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
La nostalgia può essere calcolata anche usando i numeri, è distanza moltiplicata per un fattore di amore.
Nell’essere sempre forte, a tutti i costi, la gente si scorderà che tu possa avere una debolezza, nell’essere sempre coraggioso, che tu possa avere anche solo un attimo di paura. Così, tanto più tenacemente lotterai, tanto più sarà naturale che ti elogino a parole, ma si scordino di darti affetto.
Mi hanno chiesto se discuto spesso con le persone. Ho ribattuto se c’era la domanda di riserva. Hanno insistito; ho risposto: per facilità, posso dirti i nomi dei pochi con cui non l’ho fatto?
Quando scelgo il cuore e rifiuto il compromesso mi sento più serena, magari è un attimo, ma chissà.
È maledettamente doloroso accorgersi di aver dato troppo a chi non meritava niente.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
La nostalgia può essere calcolata anche usando i numeri, è distanza moltiplicata per un fattore di amore.
Nell’essere sempre forte, a tutti i costi, la gente si scorderà che tu possa avere una debolezza, nell’essere sempre coraggioso, che tu possa avere anche solo un attimo di paura. Così, tanto più tenacemente lotterai, tanto più sarà naturale che ti elogino a parole, ma si scordino di darti affetto.
Mi hanno chiesto se discuto spesso con le persone. Ho ribattuto se c’era la domanda di riserva. Hanno insistito; ho risposto: per facilità, posso dirti i nomi dei pochi con cui non l’ho fatto?