Gigliola Perin – Anima
Sento quella musica che mi porta da te. Sento la strada farsi sempre più breve. Voglio perdermi tra le tue braccia, mentre le nostre labbra sussurrano la melodia che ruba i silenzi ai nostri cuori. Vivimi, anima mia.
Sento quella musica che mi porta da te. Sento la strada farsi sempre più breve. Voglio perdermi tra le tue braccia, mentre le nostre labbra sussurrano la melodia che ruba i silenzi ai nostri cuori. Vivimi, anima mia.
Sei importante sì, e sei bella e non solo dentro, checché tu ne dica. Uno sguardo dolce e profondo avvolto da un bel po’ di dolore ma che continua ad emozionare ed emozionarsi. Che tu credi che sia troppo tardi per le emozioni, ma non è così. Perché se anche il tuo cuore affanna, tu respiri forte e vivi con i tuoi pensieri veloci, i tuoi occhi come zampilli e le tue mani sempre operanti. Perché tu sei una di quelle donne che hanno avuto tanto dalla vita ma che a lei hanno anche dato tanto, quelle donne che nonostante tutto si sono costruite delle zattere per attraversarne il corso, e porti poesie ai cuori.
Noi che vediamo eppur taciamo, sentiamo e coltiviamo in quegli spazi di tempo dove incateniamo le nostre anime tra amore e parole. Silenti in un mondo dove chi crede ad un’emozione regala l’utopia di un battito di tamburo, che fa tremare ancora le corde dimenticate di un cuore malato di solitudine!
Ho incontrato uomini che avevano un cuore, ma non sapevano amare. Ho provato ad insegnare loro l’amore, ma non ci sono riuscita.
Ho liberato la mia anima.
Comprendiamo il valore della nostra anima dagli sforzi che il demonio fa per corromperla.
Molte volte mi chiedo se capirai mai i miei lunghi silenzi. Quel chiudermi dentro di me per fuggire via. Non vedi nemmeno i miei occhi spegnersi e nascondere le lacrime nel fondo del cuore. Ma sai che sarò sempre qui, appesa ad un’antica promessa che vale mille parole e urla. Anche se le uniche parole che odi non le capirai mai.