Gigliola Perin – Desiderio
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Cercami nella luce fievole di una candela, cercami nel tocco del vento, cercami nel buio della notte, nelle note di una canzone. Cerca la mia voce e mi troverai. Cercami, cercami dentro di te, dove non pensi io sia più. Cercami ed io tornerò tra il tuo cuore e l’anima, nuda di parole ma vestita d’amore solo per te.
Ci sono ciao che fanno il cuore più leggero, felice. E poi ci sono ciao che vanno detti per far spazio nel cuore a chi, con quel ciao, vuol dire: ti voglio ancora rivedere.
Il cielo ha cambiato colore. Pioggia incessante cade. Un lampo illumina il giorno, il rombo di un tuono in lontananza. Ed io mi lascio bagnare dalle lacrime del cielo. E m’accorgo che io stessa sono pioggia nel vento.
Labbra che sanno di noi. Un solo bacio che trattiene il piacere nato dall’amore.
Urlo nel silenzio dell’amore, ma solo tu puoi sentire attraverso le labbra quel grido che t’appartiene. Urlo sulla tua bocca, mentre scopro il sapore che ha l’anima tua, ed è un’amore che si avvicina sempre più al cielo.
Un mondo dove le persone non vengano giudicate dal colore, dalla razza, dalla religione, dove un sorriso è solo un modo gentile di augurare una felice giornata, dove i bambini possano giocare liberamente per le strade, dove ogni singola persona abbia un gesto gentile per un suo simile, dove la natura non venga privata della sua bellezza, dove un uomo non debba combattere contro un suo fratello, dove ogni abitante dell’universo contribuisca perché la vita comune sia migliore, dove l’amore non debba limitarsi solo a pochi eletti, dove il semplice fatto di esistere, sia la gioia più grande. Davvero tutto questo resterà solo un sogno per l’umanità?