Gigliola Perin – Desiderio
Nella mia lettera a Babbo Natale ho chiesto solo una cosa: che tu mi prenda tra le braccia e che per una volta, invece d’ascoltare la testa, ascolti il cuore.
Nella mia lettera a Babbo Natale ho chiesto solo una cosa: che tu mi prenda tra le braccia e che per una volta, invece d’ascoltare la testa, ascolti il cuore.
Viaggerei nel profondo dei tuoi occhi! Se soltanto tu li aprissi.
Stai lasciando uscire le tue emozioni, qualcuno ha toccato i tasti della tua anima. Ora tutti vedranno la persona che nascondi agli sguardi indiscreti del mondo. Vivile. Falla entrare in quell’universo che non hai mai aperto a me.
La passione travolgente tra noi è difficile da fermare, anzi io direi impossibile.
Ho bisogno di vivere. Ho bisogno di verità e anche di dolcezza perché di falsi e cattivi c’è ne sono fin troppi.
Le parole degli amanti s’incontrano nei loro baci.
Vorrei essere una farfalla che accarezza i petali di ogni fiore che sceglie il migliore e che non deve essere scelta, vorrei essere il vento che rinfresca l’arsura, vorrei essere la notte dove tutto può accadere, vorrei essere un sasso che si lancia libero verso l’infinito, vorrei essere la mano che guarisce quella che punisce quella che partorisce, vorrei essere il respiro, l’ultimo quello che da pace il primo quello che da vita, vorrei essere il sogno di ogni essere umano quello che si ricorda quello che sembra reale quello che fa rimanere il dubbio. Vorrei essere un fiume ricco di tutti i suoi organismi cosi perfetti, che dorme nel suo letto o straripa dalla gioia, vorrei vorrei un sogno perfetto che fosse reale che quando scendi dal letto tutto è perfetto.