Gigliola Perin – Stati d’Animo
Così ha inizio una favola che ha fatto a pugni con la realtà.
Così ha inizio una favola che ha fatto a pugni con la realtà.
Le parole sono pulviscolo nell’aria assolata. Vorticanti o quasi immobili, cercano o attendono la fusione con l’immagine per la quale nascono o dalla quale sorgono.Le mie parole germogliano da sole, ma fioriscono soltanto quando si sposano con l’immagine che amano, alla quale sono destinate o dalla quale sinuosamente vengono liberate, come vapore, o eccitate, come lingue di fuoco.
Soffermarsi a pensare, riflettere, gioire, mettere in ato tutti quei piccoli gesti fatti durante la giornata che diventano come abitudini, collegati a quei ricordi vissuti in un inizio d’autunno, contenuti in una vita di coppia.Questi gesti condivisi con una persona speciale, una persona che ad ogni momento della giornata, ti prende la testa, il cuore, tutta te stessa, in ogni sua forma, desiderio di passione, di complicità, di tenerezza e dolcezza.Soffermarsi sull’amore e ascoltare il cuore.
Che strana sensazione quella dell’essere sospesa in attesa di un responso, un misto di paura che si fonde con la voglia di liberazione, di quelle lacrime di gioia o di dolore che in entrambi i casi regalano all’anima una tregua.
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.
Lati oscuri, c’è qualcosa nella mia mente che mi tormenta, non so chi sono, e poter guardare il mondo, e poter ascoltar il passo della vita che diventa realtà di ogni attimo, e viverlo è come ossigeno per noi.
Sono vissuto abbastanza per vedere che la differenza genera odio.