Gigliola Perin – Stati d’Animo
Così ha inizio una favola che ha fatto a pugni con la realtà.
Così ha inizio una favola che ha fatto a pugni con la realtà.
Ti manca l’aria, niente ha il senso che dovrebbe, la luce non illumina a dovere ed il buio è più scuro del suo blu, succede quando ami e non puoi vivere come vorresti quell’amore, succede quando passi il tempo a contare le ora che passano per avere di nuovo un suo bacio.
Non viaggio mai con tanti bagagli. Ciò che mi è indispensabile lo porto nel cuore con me tutti i giorni, e tanto mi basta!
Il buon umore è uno dei migliori articoli di vestiario da indossare in società.
Questa storia del silenzio d’oro non mi ha mai un granché convinto, semmai d’argento, prezioso a metà. Ci sono silenzi importanti che svelano emozioni cosmiche, silenzi che suonano meglio senza l’interruzione di un suono, silenzi più violenti degli schiaffi delle parole e silenzi che tacciono perché più semplicemente non hanno nulla da dire.
Non dimentico mai chi ha tradito la mia fiducia!
La malinconia non saprei davvero come collocarla nella famiglia degli stati d’animo. Somiglia alla tristezza, ma più raffinata ed elegante, è timida celandosi dietro un accenno di sorriso, cammina fiera, petto in fuori, ma sbircia alle sue spalle illudendosi di essere seguita dal ricordo, sbatte la porta sperando che non si chiuda del tutto e si nutrirà di quello spiraglio. La riconosci all’istante nello sguardo di chi hai di fronte perché ti trapassa alla ricerca di un rimpianto, la malinconia non è per tutti, è un fregio complesso per gli animi semplici.