Gigliola Perin – Stati d’Animo
Io sono ciò che sono e quello che scrivo, le emozioni che vivo mi hanno resa la donna d’oggi!
Io sono ciò che sono e quello che scrivo, le emozioni che vivo mi hanno resa la donna d’oggi!
Parole senza voce, occhi che respirano i tuoi occhi, pelle che ha il sapore della tua pelle. Ascolta le note che le mie carezze compongono sul tuo corpo, vibra al loro passaggio. Questo è un poema che verrà scritto in un’infinità di lingue, ma avrà lo stesso significato: amarsi.
Nascere crescere invecchiare e poi morire ciò non è altro che il senso di una vita vissuta.
Tutto torna al mittente. Tutto, compreso d’interessi ed annessi, basta aspettare perché quel Dio che dicono governi l’universo alla fine renda pan per focaccia. Io attendo e nel mentre ti guardo affondare lentamente nelle tue menzogne.
Tra le lacrime della rabbia mi son trovato, una rabbia personale, per aver espresso una cosa male. Una rivelazione che non proveniva dal mio cuore, ma dal malessere, della quotidiana insoddisfazione che continua a marcirmi dentro come un cancro. Vorrei fermarmi meno sulle parole, e passare più spesso all’azione, sentendomi molto meno coglione. Passando ai fatti, che non vengon fraintesi, provocando così, terribili malintesi. Ti amo e tu lo sai, e vorrei poterti così mostrare, trasmettendoti il calore, di questo mio impossibile amore.
Fiera per ogni volta che i tuoi occhi si sono fermati su di me ed hanno elaborato successivamente un senso di rabbia. Fiera per tutte le volte che hai notato una mia qualità che ha fatto scattare in te un senso di invidia. Fiera di aver proseguito il mio cammino malgrado le tue minacce e le tue provocazioni. Fiera perché la forza di una persona “vera” e leale la cattiveria e l’infamia non la distruggerà mai!
Il dolce non è tale, se non hai assaggiato prima l’amaro, amico mio.