Gigliola Perin – Tristezza
E mentre il cielo muta, il mio cuore gela.
E mentre il cielo muta, il mio cuore gela.
Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
La sofferenza è peggiore della morte.
Quanta tristezza per aver tanto dato, senza nessuna riconoscenza.
Questo momento è follia,il mio pensiero non si addicea tutto ciò che c’è statoIl mio pensiero è folle,lo sento piangere,lo sento alcune notti ripetere follemente il suo nome,lo sento cercarla tra la folla,lo sento battere…Il mio cuore e il mio pensiero si sono uniti,vivo in razionali sentimenti,condotti alla follia da un anima che ho perso.
Ho smesso di credere ai baci, figuriamoci alle parole.
Ho un incubo: non essere mai parte di un sogno.