Gigliola Perin – Tristezza
Ti donerò silenzi fatti d’assenza.
Ti donerò silenzi fatti d’assenza.
Capisci l’atrocità del dolore quando vedi la morte portare via tuo figlio.Non credo che il sorriso possa mai tornare quello di un tempo.
La vera bellezza me la doni mentre sfiori la mia pelle.
La nostra vita, questa vita che ci porta a fare salti mortali tra reale e virtuale. Siamo divisi in due mondi, uno che ci porta via il tempo vivendo e l’altro che ci fa sognare di tempi lontani. A voi, pagine a me care, dico di non chiedere scusa se non passate qui, la vita va vissuta tutta i giorni, qui ci rilassiamo quando stacchiamo la spina dal lavoro, dalla famiglia e cerchiamo di lasciar dormienti i problemi, quindi non preoccupatevi se non avete il tempo, esso è un continuo scorrere, fregandosene di quello che noi vorremmo fare. Allora voi vivete e quando potete passate e salutate, ma non chiedetemi scusa se per un po’ non ci sarete o non vi siete fermati da me. La vita è un’altra cosa. Noi siamo solo anime virtuali che sognano in affranti di tempo perduti.
Potevamo mollare e vivere di rimpianti o continuare a stringere i denti ricacciando indietro le lacrime.
Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell’acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l’avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.
La felicità è poter essere utili agli altri, magari risolvendo piccoli problemi quotidiani, la tristezza è che non lo capiscono.