Gigliola Perin – Vita
Potrai nascondere in un cassetto della mente tutti i ricordi che vorrai, ma non potrai mai fuggire dal sapore che la vita ha stampato sulla tua pelle.
Potrai nascondere in un cassetto della mente tutti i ricordi che vorrai, ma non potrai mai fuggire dal sapore che la vita ha stampato sulla tua pelle.
L’effetto più devastante della droga lo si prova quando si va in astinenza. La mente si logora, l’anima delira in cerca di colmare l’insoddisfazione, facendoti credere di essere in un pozzo buio senza veder una via d’uscita, fino a prosciugare ogni traccia del proprio io! Di droghe ne esistono molte: amore, denaro, prestigio. Sta solo a noi non soccombere.
La vita è l’inizio e la fine di ogni cosa.
Non conta ciò che passa, perché tanto poi tutto svanisce; conta piuttosto ciò che ti trapassa, perché tanto poi solo di questo ricorderai.
C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.
Della vita sarebbe bello conservare tutto: le fotografie scattate, il sorriso dei nostri figli.Della vita sarebbe bello portarsi dietro la musica, il sole, il mare.Della vita sarebbe bello conservare il colore dell’arcobaleno, il sorgere del sole e il tramonto, l’inverno, l’estate, la primavera e l’autunno.Sarebbe bello conservare la felicità e, perché no, anche il ricordo di un dolore. No! La verità è che sarebbe bello non portarci via nulla, ma restarci in questa vita.
Io sono una che al silenzio “forzato” preferisce il caos, quello dove non hai tempo per pensare, quello dove capisci che la vita è una sola e bisogna godersela senza troppi “se” e senza troppi “ma”.
L’effetto più devastante della droga lo si prova quando si va in astinenza. La mente si logora, l’anima delira in cerca di colmare l’insoddisfazione, facendoti credere di essere in un pozzo buio senza veder una via d’uscita, fino a prosciugare ogni traccia del proprio io! Di droghe ne esistono molte: amore, denaro, prestigio. Sta solo a noi non soccombere.
La vita è l’inizio e la fine di ogni cosa.
Non conta ciò che passa, perché tanto poi tutto svanisce; conta piuttosto ciò che ti trapassa, perché tanto poi solo di questo ricorderai.
C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.
Della vita sarebbe bello conservare tutto: le fotografie scattate, il sorriso dei nostri figli.Della vita sarebbe bello portarsi dietro la musica, il sole, il mare.Della vita sarebbe bello conservare il colore dell’arcobaleno, il sorgere del sole e il tramonto, l’inverno, l’estate, la primavera e l’autunno.Sarebbe bello conservare la felicità e, perché no, anche il ricordo di un dolore. No! La verità è che sarebbe bello non portarci via nulla, ma restarci in questa vita.
Io sono una che al silenzio “forzato” preferisce il caos, quello dove non hai tempo per pensare, quello dove capisci che la vita è una sola e bisogna godersela senza troppi “se” e senza troppi “ma”.
L’effetto più devastante della droga lo si prova quando si va in astinenza. La mente si logora, l’anima delira in cerca di colmare l’insoddisfazione, facendoti credere di essere in un pozzo buio senza veder una via d’uscita, fino a prosciugare ogni traccia del proprio io! Di droghe ne esistono molte: amore, denaro, prestigio. Sta solo a noi non soccombere.
La vita è l’inizio e la fine di ogni cosa.
Non conta ciò che passa, perché tanto poi tutto svanisce; conta piuttosto ciò che ti trapassa, perché tanto poi solo di questo ricorderai.
C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.
Della vita sarebbe bello conservare tutto: le fotografie scattate, il sorriso dei nostri figli.Della vita sarebbe bello portarsi dietro la musica, il sole, il mare.Della vita sarebbe bello conservare il colore dell’arcobaleno, il sorgere del sole e il tramonto, l’inverno, l’estate, la primavera e l’autunno.Sarebbe bello conservare la felicità e, perché no, anche il ricordo di un dolore. No! La verità è che sarebbe bello non portarci via nulla, ma restarci in questa vita.
Io sono una che al silenzio “forzato” preferisce il caos, quello dove non hai tempo per pensare, quello dove capisci che la vita è una sola e bisogna godersela senza troppi “se” e senza troppi “ma”.