Gilbert Keith Chesterton – Morte
Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia.
Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia.
Nulla muore dentro di te, neppure con la morte. E se così non fosse… non era mai nato nel tuo cuore.
La morte non è soltanto fisica, perché al giorno d’oggi c’è gente che non è in grado di compiere il proprio percorso e senza morire fisicamente, perdono la propria anima!
Se il sonno è una morte temporanea, il letto sarebbe allora la tomba dei vivi.
L’attesa straziante, poi la chiamata, la mia faccia sconvolta, sembravi una farfalla con un’ala spezzata.No, non cadere, almeno non ora qui c’è bisogno, di te, ancora.No, non andare. Io voglio sperare che un giorno da te possa tornare. Poi quando la vedo, non posso più sognare, lei per mano ti prende e lontano da me ti vuole portare! “Ti chiedo ancora, quei 5 minuti che prima di ora son stati scontati, ti chiedo soltanto di lasciarla andare, al posto suo, io, potrei andare” ma lei non mi ascolta e passando impettita, con falce e una torcia, la vedo, sbiadita.No, non andare, non posso più sperare. Ora devo gridare tutto questo male, che mi logora dentro come un animale.No, non andare, non mi lasciare.Qui sola al buio… Io non so più camminare!
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
Sono morto tanto tempo fa ma, semplicemente, non l’avevo detto a nessuno.