Gilbert Keith Chesterton – Religione
Il vangelo ci chiede di amare i nostri nemici come i nostri amici, probabilmente perché sono le stesse persone.
Il vangelo ci chiede di amare i nostri nemici come i nostri amici, probabilmente perché sono le stesse persone.
“Tendiamo insidie al giusto, perché ci è d’imbarazzo”. Non si tratta di odio gratuito, ma di odio interessato: il giusto è odiato per la sua giustizia. La giustizia dà fastidio e deve essere tolta di mezzo. I persecutori sono pure atei, dato che sono sicuri che Dio non farà nulla per difendere il giusto: ateo non è (solo) chi pensa che Dio non esiste, ma anche chi pensa che è impotente o indifferente.
“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
L’uomo è certamente pazzo: non sa fare un verme e fa Dei a dozzine.
Disse allora Gesù ai dodici: “Forse anche voi volete andarvene? ” Gli rispose eterna: “noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.
La lode può aiutarci a riempire il tempo della preghiera nonostante la povertà delle parole.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?