Giorgio De Luca – Sogno
Il treno era ancora lontano quando l’alba aprì la porta ai sogni.
Il treno era ancora lontano quando l’alba aprì la porta ai sogni.
Sarebbe del tutto legittimo se il sognatore cronico avesse un diritto di prelazione sulla felicità.
I prigionieri che non sanno di essere in prigione non culleranno mai sogni di libertà.
L’amore non ha età, ma solo se oltre al cuore è comandato anche dalla ragione.
Sogni, pezzi di un vetro infranto che lacera l’anima ad ogni pensiero. Sogni di una mente in agonia mentre a piedi nudi calpesta i taglienti frammenti di un ricordo perduto, smarrito nell’oblio di una vita mai vissuta.
Certi sogni prima o poi si avverano, e certi amori quando nascono durano per sempre.
Annuso l’aria nei miei sogni: adesso, fiori rosa.