Giorgio De Luca – Stati d’Animo
È grande il vuoto che sento in me ed è tanto il bisogno che ho di te.
È grande il vuoto che sento in me ed è tanto il bisogno che ho di te.
Odio da sempre le etichette dei maglioni perché mi irritano la pelle, figurati quelle della gente.
Il freddo pungente che trafigge il mio corpo si confonde col freddo che trafigge il mio cuore infranto.
È vero che i nostri giorni possono sembrare tutti uguali, ma se noi riscopriamo l’incanto che risiede in essi in ogni momento, in ogni giorno, potremmo dire di apprezzare la nostra vita, perché è assolutamente meravigliosa, anche se non c’è molto che vada davvero come noi vorremmo. Ma ogni nuovo giorno è un giorno in più per vivere, per tutto ciò che facciamo, la gioia di stare al mondo in una splendida giornata di di sole, il bacio del buongiorno dell’uomo che amiamo più di ogni altra cosa al mondo, dei nostri gigli e nipoti. Ogni giorno nasce per noi una nuova Stella in cielo, invisibile ma esistente. Le Stelle sono come i nostri sentimenti essi non muoiono mai.
Abbiamo perso l’abitudine di guardare il cielo per giocare a dare forma alle nuvole. Era un bel gioco. Guardiamo troppo per terra, alla ricerca delle cose perse dagli altri per raccattarle. Abbiamo smesso di essere sognatori e siamo diventati cenciaioli. Nessun desiderio e troppe cianfrusaglie.
Sopra alla testa, ho il cielo nero pece, nessun barlume di vita bianco pace, con il cuore rosso vivo che mi tramortisce per come batte e fluisce. Vecchi ricordi, passi falsi, sguardi sinistri, mani destre ritratte.
È stato solo un attimo, poi tutto è passato. Le lacrime sono scomparse per fare posto ad un sorriso.