Giorgio De Luca – Tristezza
Le pagine del dolore sono quelle che non potranno mai essere dimenticate né cancellate.
Le pagine del dolore sono quelle che non potranno mai essere dimenticate né cancellate.
Il mio dolore è come un fiore. Perde i petali lentamente.
E… più che sbattere le palle violentemente al muro, che cosa fai?
Quando veniamo presi dallo sconforto, nulla ci appare per quello che è, diventiamo come ciechi e non vediamo chi è disposto ad offrirci il suo aiuto, non vogliamo accettarlo per il timore di essere ancora feriti e rinunciamo restando nella desolazione, quando invece basterebbe afferrare la mano di chi ci vuole bene ed è pronto ad aiutarci. Rifidiamoci e riaffidiamoci. È l’unico modo per uscire da quella zon d’ombra che offusca la nostra vita.
E poi ti accorgi che esiste una chiave soltanto, capace di aprire la porta di un cuore, la fiducia. Una volta smarrita resterà soltanto un uscio chiuso.
Il dolore non è una bestia nera ma è quello che molte volte ti spinge a lottare non tanto per scansarlo ma per accarezzarlo e tenerlo quieto e buono. La vita senza dolori sarebbe una vita vuota, sono loro che danno quella marcia in più per andare veloci nella vita e ogni esperienza negativa se vista dal punto giusto diventa il maestro della nostra vita.
Il dolore è l’unica medicina per comprendere l’amore di ogni cosa.