Giorgio De Luca – Tristezza
Quando hai bisogno di una spalla su cui poggiare la fronte per scacciare la malinconia, ti offro la mia.
Quando hai bisogno di una spalla su cui poggiare la fronte per scacciare la malinconia, ti offro la mia.
Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto. “Dove sono gli uomini? ” disse il Piccolo Principe “si é un po’ soli nel deserto”. “Si é soli anche con gli uomini” rispose il serpente.
Ho imparato a viaggiare come un’anima senza meta, travestendomi con un sorriso quando si riaffacciano le angosce del passato, senza la minima nozione di ciò che verrà nell’avvenire.
Fa che i tuoi occhi non colorino di tristezza i giorni.
Gli occhi piangono perché ho visto milioni di fratelli e sorelle disperarsi perché non avevano nulla da mangiare. Ho visto troppi essere umani piangere la perdita dei loro cari, strappati da questo mondo per mano dei loro stessi simili. Troppe mamme piangere sulle bare dei loro figli. Tante, forse fin troppe donne, violentate e massacrate prima da uomini e poi da un sistema che non rende loro giustizia. Gli occhi piangono perché non trovo una giustificazione a tale cattiveria. Perché è l’unico modo che ho per dire “mi dispiace” ma nonostante questo non c’è nulla che “io” possa fare, e rimango inerte a guardare la rovina dei miei simili.
Le pagine del dolore sono quelle che non potranno mai essere dimenticate né cancellate.
E ti senti triste e vuoto, quando realizzi che, con i fatti, ti fanno sentire che vali meno di un cane.