Giorgio De Luca – Vita
La favola più bella da raccontare è quella che deve essere ancora scritta.
La favola più bella da raccontare è quella che deve essere ancora scritta.
Sei sono dolore e bisogno, ed il settimo è noia.
Un giorno ti svegli e ti rendi conto che niente va come vorresti, che tutto ciò che gira intorno a te è sbagliato, che vorresti partire e non tornare, iniziare un’altra vita lontana da tutto e tutti, e chi ti dice che sarebbe migliore quella vita, e chi ti dice che non sei tu che pretendi troppo e che, in realtà, hai tutto ciò di cui hai bisogno ed è solo la tua voglia di strafare che ti atterra, quando ti svegli al mattino ringrazia per ciò che hai, anche se non è molto, troppe persone vorrebbero avere quello che hai tu e tu neanche ti rendi conto della grande fortuna che hai avuto.
Il sesso, come il sacerdozio, è una vocazione. L’amore è un’invocazione. A un certo punto della tua vita, che chiameremo x, ti appelli al quinto emendamento e quindi ti rifiuti di pronunciare frasi che potrebbero essere usate contro di te. Eppure ti scappa un: “Ti amo” rivolto a un’entità squisitamente fisica perché si manifesti, ne avverti il bisogno. Ti catapulti sull’altro incurante dei danni che gli arrecherai e ti arrecherai.
Le parole ragionate portano puntualmente conseguenze, ma il silenzio non scherza.
L’America è l’unica nazione della storia che sia passata direttamente dalla barbarie alla decadenza senza la solita fase intermedia di civiltà.
Quando nella vita si è stati segnati dalla sofferenza e dal dolore, si ha bisogno di un’enorme quantità d’amore, per rinascere. Perché si sa l’amore è l’antidoto ad ogni male.