Giorgio Gaber – Personaggi famosi
Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
Il cervello è visto come un’appendice dei genitali.
Il fiume è dentro di noi, il mare tutto intorno a noi.
Non mi ricordo di esser stato uno spudorato, nel senso che il pudore penso sia una cosa intima e profonda. Non è far vedere un sedere, ma è mostrarsi.
Il ragazzo urlò: “Al lupo, al lupo” e tutto il villaggio corse in suo aiuto.
Per rimanere liberi bisogna, a un bel momento, prendere senza esitare la via della prigione.
Loro hanno facce di muta cera così com’è normale immaginare chi vede sempre, da sempre ultimo, la sera e se ha già visto non è neanche stanco di guardare.