Giorgio Gaber – Politica
Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
Di solito le dittature quando sono malate vengono “curate” con colpi di stato o rivoluzioni. Quando ad essere malata è una democrazia, siamo di fronte ad un malato incurabile.
Guardando in giro vedo che non c’è un governo migliore: ho un complesso di superiorità che devo frenare.
Se il presupposto di chi intende governare è quello di ricercare e produrre il bene per i cittadini, subito ci si deve interrogare sulle reali motivazioni di tali intenzioni. Difatti qualunque uomo onesto ed assennato preferirebbe di gran lunga esserne il fruitore.
Berlusconi è troppo superiore a Bersani, come numero di capelli.
Anche se ti siedi su un cavallo all’indietro, quello continuerà ad andare avanti ebbene l’italia va a rotoli, e i nostri politici credono di cambiarla cavalcando alla rovescia!
Il problema è che la libertà ricercata non deve aver bandiera o ideologia.La libertà è fine ultima, tutto il resto è un mezzo con il quale si può raggiungere.Il mezzo stesso, nondimeno, permette di scolpire l’esatta fattezza di tale libertà?No.Poiché se qualcuno vuole la libertà non può volerla solo per una parte di persone, la vuole, la deve volere, per tutte le persone.Soprattutto per chi non lo segue, per chi lo contraddice.Per far capire.Soprattutto a lui.Cosa si stava perdendo.