Giorgio Gaber – Religione
Io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, e sull’amore e sulla carità mi sarei spiegato un po’ meglio.
Io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, e sull’amore e sulla carità mi sarei spiegato un po’ meglio.
La nostra dignità di creature umane è di essere immagine di Dio.
Lo spirito religioso si adatta ad ogni nuova scoperta, dopo averla demonizzata di anatema. Rettifica, riscrive, reinterpreta. […] La logica clericale macina ogni contraddizione e annulla la rimozione di ieri, ormai inservibile, con nuove e più sofisticate rimozioni.
La chiesa e Dio sono molto vicini, come due rette parallele, che però mai si incontreranno.
Siamo tutti dei pastori erranti alla ricerca di una terra, di un domani migliore. Ma se vogliamo trovare la giusta strada dobbiamo seguire quella del nostro buon pastore, Gesù.
La religione non è altro che l’ombra gettata dall’universo sull’intelligenza umana.
I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, e si impadroniscono di tutto ciò che è a tiro. Il Papa è il capo di questa religione celeste ma si occupa soltanto di questa terra.