Giorgio Gaber – Stati d’Animo
Io se fossi Dio non sarei così coglione da credere solo ai palpiti del Cuore, o agli alambicchi della Ragione.
Io se fossi Dio non sarei così coglione da credere solo ai palpiti del Cuore, o agli alambicchi della Ragione.
Il cuore e l’amore, hanno poteri che noi nemmeno osiamo immaginare. Riescono a fare l’impossibile se messi assieme.
L’egoismo porta all’indifferenza, quella che consente a pochi centinaia di chilometri l’uno dall’altro di consumarsi un genocidio da una parte e le meritate ferie dall’altra, c’è un limite oltre il quale la coscienza dell’uomo dovrebbe interrogarsi, su ciò che significa il buon senso e ciò che significa l’esempio da dare al prossimo; ma lo spettacolo deve andare avanti ad ogni costo, e gli attori sono pronti ad andare in scena. Poi come sempre si farà la sola conta delle perdite umane perlopiù bambini. Ma lo spettacolo sarà stato garantito.
Esistono persone che hanno costruito la loro gabbia dorata e vi passano la vita sognando l’amore. Quando, per caso, si apre la piccola porta, non spiccano il volo perché, ormai, amano la comoda vita da prigionieri e buttarsi nel vuoto, sbattendo le ali, comporta rischi e fatica. Forse non sanno nemmeno usare le ali. L’amore li affascina ma li spaventa, la libertà e la vita fuori li rende insicuri. Meglio rimanere nella gabbietta dorata, costruita negli anni, senza amore ma col mangime assicurato. Usciranno solo per entrare in un’altra gabbia, non appena sarà pronta.
Ci sono delle volte in cui non puoi fare a meno di chiederti: “e se fosse andata in un altro modo?”
Un cuore che parla d’amore rompe il silenzio del dolore.
Sono i dettagli che fanno la differenza, ad essi dobbiamo dare valore, anche a quelli minuscoli, a quelli che restano impressi nel cuore e nella memoria e che ogni volta ci arricchiscono di nuove emozioni.