Giorgio Guccione – Cielo
Molti hanno paura del buio, ma solo al buio si possono scorgere le stelle più vive, più belle, più rare!
Molti hanno paura del buio, ma solo al buio si possono scorgere le stelle più vive, più belle, più rare!
L’uomo non ha certezze, esse sono solo di Dio.
Le stelle cadenti son desideri che muoiono prima che arrivi l’alba.
Ho conosciuto falsi moralisti che nell’armadio non nascondevano scheletri ma interi cimiteri.
Ma intanto la noce [una noce di nuvola, è detto prima] aveva partorito e svolto il più nero e feroce nembo che si vedesse da un pezzo in qua. Parve che si avventasse direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta, per soffocarvi la squilla. Ma lì fu respinto, inzeppato su sé medesimo come un furioso che venga a scontrar la corsa e la rabbia su due saldi pugni. Di steso ch’era, crescente ad aduggiar cielo e terra, ribollì come la risacca del mare, rifluì e impennò il suo precipizio in una colonna da sfondare il firmamento.
Nasce la notte quando il giorno è già morto da un pezzo.
Siamo impastati di terra, di fango e di cielo, ma quando amiamo anche la terra schiude le sue zolle per accogliere il bacio delle lacrime di gioia dal cielo.