Giovanna Mosello – Anima
È difficile ascoltare la voce del silenzio, perché devi andare talmente infondo alla tua anima che udiresti cose che non avresti mai voluto ascoltare: il tuo io.
È difficile ascoltare la voce del silenzio, perché devi andare talmente infondo alla tua anima che udiresti cose che non avresti mai voluto ascoltare: il tuo io.
Abbiamo tutti delle cicatrici… più o meno visibili.
Quando cerchiamo di regalare un sorriso o del sollievo ad una persona, dobbiamo accertarci di essere poi in grado di non spezzarle l’anima.
Non c’è migliore terapia per l’anima di uno spiraglio di luce che si apre nel buio pesto di mesi di sofferenza… spero con tutta me stessa che il decorso sia all’altezza della maestria del chirurgo per aver ridato dignità alla mia vita e al mio addome, una cicatrice ha il potere di ricordarci “quel peggio” vissuto e superato e intimamente percepito come il nostro peggio! Un attimo di pura gioia attenua mille dolori, di quelli rimane la consapevolezza di averli sentiti nel corpo e nell’anima come compagni nel viaggio della vita che inaspettatamente regala una pausa per rigenerarci e continuare il percorso.
Esiste una grande differenza tra anime dannate e anime cattive, le prime non si danno pace tormentando se stesse, le seconde invece tormentando gli altri.
Non sei tu che scegli chi amare ma la tua anima. Tu farai sempre la scelta sbagliata, lei no.
Le anime ferite, lacerate o trafitte, sono abissi di cui la scienza non ha misurata la profondità. Ma son sempre gli abissi che invocano l’azzurro.