Giovanna Sacchiero – Vita
Le parole viaggiano su fili invisibili come raggi di sole e riscaldano, ci danno la vita ma, a volte bruciano.
Le parole viaggiano su fili invisibili come raggi di sole e riscaldano, ci danno la vita ma, a volte bruciano.
Forse è destino che i tuoi tredici anni siano solo sudici panni, o forse è quel Dio di cui senti parlare che non ha messo il tuo nome tra le cose da fare.
Ricordi, versi su un foglio di carta gettato a terra, mentre la pioggia li trafigge, sbiadiscono, trasformandosi in macchie dai contorni sfumati.
Ci sono uomini e donne che si distinguono sempre. Poi ci sono tutti gli altri.
Posso non voler guardare i fiori, ma non posso non avvertirne il profumo.
Ogni istante, ogni ora, ogni giorno sono unici ed irripetibili. Una frase scontata? Forse sì, ma pensiamo a quante volte siamo assenti all’appello del nostro Presente proiettati nel futuro o nel passato. Un’esistenza, la nostra, sottratta alla magia del Carpe Diem, dove l’Essere è quantificato, mortificato da una realtà basata sull’Avere dove l’Apparire, sovrano, apre scenari teatrali accattivanti che, beffardi, ci invitano a un gioco di ruoli per raggiungere effimeri traguardi… lontani da noi stessi.
La vita è paragonabile alle pagine di un libro, per andare avanti dovrai necessariamente voltare pagina, e ciò che la rende interessante è il contenuto non la sua lunghezza.