Giovanna Sacchiero – Vita
Le parole viaggiano su fili invisibili come raggi di sole e riscaldano, ci danno la vita ma, a volte bruciano.
Le parole viaggiano su fili invisibili come raggi di sole e riscaldano, ci danno la vita ma, a volte bruciano.
La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo, l’abbiamo già.
La morte improvvisa di un amico è uno scollamento esistenziale, l’aprirsi di una voragine sotto i piedi della vita, lui scivola aleggiando nelle pieghe dell’infinito, tu resti sul ciglio dell’abisso a contemplare l’immensità della tua impotenza.
Malgrado tutti i miei casini, i miei pensieri e le mie problematiche ho sempre trovato il tempo per le persone che ritenevo importanti. Ho sempre fatto in modo di esserci per loro e di non farli mai sentire soli. Oggi mi domando osservando invece il comportamento di alcuni nei miei confronti se ho fatto bene… dato che quando sono io ad aver bisogno del loro tempo non c’è mai nessuno che riesca a trovarlo per me.
I pettegoli si aggrappano alla vita degli altri perché non hanno una vita propria.
La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.
Essere capaci di vivere in pace con le persone difficili e cattive è una grazia, e una cosa estremamente commendevole.
La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo, l’abbiamo già.
La morte improvvisa di un amico è uno scollamento esistenziale, l’aprirsi di una voragine sotto i piedi della vita, lui scivola aleggiando nelle pieghe dell’infinito, tu resti sul ciglio dell’abisso a contemplare l’immensità della tua impotenza.
Malgrado tutti i miei casini, i miei pensieri e le mie problematiche ho sempre trovato il tempo per le persone che ritenevo importanti. Ho sempre fatto in modo di esserci per loro e di non farli mai sentire soli. Oggi mi domando osservando invece il comportamento di alcuni nei miei confronti se ho fatto bene… dato che quando sono io ad aver bisogno del loro tempo non c’è mai nessuno che riesca a trovarlo per me.
I pettegoli si aggrappano alla vita degli altri perché non hanno una vita propria.
La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.
Essere capaci di vivere in pace con le persone difficili e cattive è una grazia, e una cosa estremamente commendevole.
La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo, l’abbiamo già.
La morte improvvisa di un amico è uno scollamento esistenziale, l’aprirsi di una voragine sotto i piedi della vita, lui scivola aleggiando nelle pieghe dell’infinito, tu resti sul ciglio dell’abisso a contemplare l’immensità della tua impotenza.
Malgrado tutti i miei casini, i miei pensieri e le mie problematiche ho sempre trovato il tempo per le persone che ritenevo importanti. Ho sempre fatto in modo di esserci per loro e di non farli mai sentire soli. Oggi mi domando osservando invece il comportamento di alcuni nei miei confronti se ho fatto bene… dato che quando sono io ad aver bisogno del loro tempo non c’è mai nessuno che riesca a trovarlo per me.
I pettegoli si aggrappano alla vita degli altri perché non hanno una vita propria.
La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.
Essere capaci di vivere in pace con le persone difficili e cattive è una grazia, e una cosa estremamente commendevole.