Giovanna Veres – Desiderio
L’ho visto molto cambiato, non saprei se in bene o in male. Vedo soltanto il cambiamento ed è una cosa che mi piace tanto. La vorrei approfondire per soffocare la mia curiosità.
L’ho visto molto cambiato, non saprei se in bene o in male. Vedo soltanto il cambiamento ed è una cosa che mi piace tanto. La vorrei approfondire per soffocare la mia curiosità.
I desideri superano sempre la tua altezza: quando desideri, guardi in alto come per volare.
Continue lacerazioni sul mio corpo frammentano la mia anima.
Ci son desideri che hanno sempre la valigia pronta e viaggiano in compagnia dei ricordi.
Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.
Il desiderio di prendere medicine è forse la più grande differenza fra l’uomo e l’animale.
Ciò che tarda avverrà: ecco inizia ad albeggiare.