Giovanni Del Vasto – Stati d’Animo
La disperazione non è non avere niente, è non aspettare niente.
La disperazione non è non avere niente, è non aspettare niente.
Il fatto è che mi sento sbagliata. Sbagliata perché nessuno è come me. Sbagliata perché nessuno mi ha mai capita fino in fondo, e forse nessuno ci riuscirà mai. Sbagliata perché il mondo urla a e io sottovoce sussurro 193621. Sbagliata perché non mi sento mai al posto giusto. Ah no, aspetta. Il posto giusto, forse, credo, di averlo trovato. Il posto giusto era tra le tue braccia. Dove riuscivo a dimenticarmi chi ero, com’ero, riuscivo a dimenticarmi. Ma sbagliata come sono, sto riuscendo a distruggere anche quello. Sono troppo sbagliata per te. Sono troppo sbagliata per chiunque. Ma ti amo, e per quanto possa essere sbagliato; amarti è la cosa più giusta che avrei potuto fare.
Piangeva di gioia, sembrava come se piovesse col sole.
A volte mi capita di scriverti e le parole diventano un nastro, un leggero nastro che si solleva per giungere fino a te e per un attimo, un solo attimo, questo ci unisce.
Navigo in un mondo scritto a mano, mi tuffo in un mare che mi avvolge, l’acqua non è mai fredda. Le nuvole sono di carta, posso toccarle senza che le mie mani le trapassino, hanno consistenza sotto le mie dita. Certe volte mi viene chiesto perché fisso il cielo dei libri e non quello del mondo, la risposta è così semplice: Ci sono quei colori che cambiano, e sono parte del mondo, e ci sono quei colori che restano, e sono parte dei libri. Io ho visto tante cose mutare, non voglio vedere un altro tramonto. La pioggia che mi bagna deve essere sostituita da un sole che rimarrà sempre su quelle pagine a restituirmi il calore che io gli dono fissandolo senza mai distogliere lo sguardo. Ho bisogno di questo. La vita non è fatta solo di parole nell’aria, per me è fondamentale riportare le mie parole dove potrò sempre andare a rileggerle: Esistono gli errori, e lì potrò cancellarli. Esistono le imperfezioni, e lì potrò correggerle. Esistono le belle frasi, e lì potrò riamarle.
Ci sono lacrime visibili che sanno solo di comodità e ci sono lacrime che non vedi, ma chi ti ama sente e asciuga.
In nulla c’è bontà, se non nell’ingenua e genuina convinzione che questa possa esserci.