Giovanni Di Blasi – Sorriso
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
Difficilmente quello che si programma raggiunge lo scopo prefissato, c’è sempre un intoppo da qualche parte. Pagherei per sapere chi è che si diverte così tanto, non ha niente di meglio da fare che mettere i bastoni tra le ruote di chi sta cercando di pianificare al meglio la sua vita?
Le apparenze spesso ingannano: perchè scappi? Ti ho visto già farlo altre volte in simili situazioni; non pensare che chi ti stà vicino vuole qualcosa da te o vuole toglierti la libertà, forse vuole solo donarti il suo sorriso senza avere nulla in cambio.
Datemi un sorriso e solleverò il mondo.
Il giornalista in questo Paese ha la presunzione di considerarsi parente dello scrittore.
Io sorrido, perché il mio sorriso è il veleno di chi non mi sopporta.
Certi occhi, certi sorrisi, li ricordo a memoria come la mia canzone preferita.