Giovanni Di Blasi – Sorriso
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
Ne aveva perse di battaglie, tante. E le aveva combattute con l’unica arma che avesse a disposizione, il suo sorriso. Il sorriso di chi ha l’imprudente convinzione di poter vincere la guerra.
L’erotismo ha straordinarie doti mimetiche; spesso si occulta in un irresistibile congiuntivo incastonato nella semplicità di un sorriso.
Sorrido sempre alla vita perché non è lei che mi delude, ma le persone povere nel cuore.
Lei sorrise. Era un sorriso radioso, aperto e bellissimo come il primo raggio di sole dopo la pioggia, come un fiore appena sbocciato e come un’infinità di cose che non si possono descrivere ma soltanto guardare.
Il sorriso di una donna che ha appena ritrovato la forza di rialzarsi, credetemi non ha paragoni. Il suo sorriso adesso è più saldo, più forte. E non basterà una delusione a spegnerlo. Adesso sa quanto caro è il prezzo da pagare per ritrovarlo!
Tutti sono alla ricerca di un amore unico, al di sopra di tutto e tutti….