Giovanni Gaggino – Antichi aforismi
La conoscenza delle lingue è il legame fra i differenti popoli.
La conoscenza delle lingue è il legame fra i differenti popoli.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l’uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
I precetti, i testamenti, e le leggi hanno ad esser brevi: perché cosi da non meno di confusione agli scolari, meno di occasione di litigiosa ai leggisti, e men di sottile interpretazione ai politici.
Certi encomi sono biasimi, ed alcune censure sono approvazioni.
Che cosa è piacere?Egli è un risentimento dell’animo, il quale subitamente si muove senza ragione…
Non siamo responsabili delle nostre azioni e neppure delle nostre intenzioni, ma della riflessione su ciò che abbiamo fatto.
Il vizio non può credere alla virtù per quella ragione medesima per cui la vigliaccheria non può credere all’eroismo.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l’uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
I precetti, i testamenti, e le leggi hanno ad esser brevi: perché cosi da non meno di confusione agli scolari, meno di occasione di litigiosa ai leggisti, e men di sottile interpretazione ai politici.
Certi encomi sono biasimi, ed alcune censure sono approvazioni.
Che cosa è piacere?Egli è un risentimento dell’animo, il quale subitamente si muove senza ragione…
Non siamo responsabili delle nostre azioni e neppure delle nostre intenzioni, ma della riflessione su ciò che abbiamo fatto.
Il vizio non può credere alla virtù per quella ragione medesima per cui la vigliaccheria non può credere all’eroismo.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l’uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
I precetti, i testamenti, e le leggi hanno ad esser brevi: perché cosi da non meno di confusione agli scolari, meno di occasione di litigiosa ai leggisti, e men di sottile interpretazione ai politici.
Certi encomi sono biasimi, ed alcune censure sono approvazioni.
Che cosa è piacere?Egli è un risentimento dell’animo, il quale subitamente si muove senza ragione…
Non siamo responsabili delle nostre azioni e neppure delle nostre intenzioni, ma della riflessione su ciò che abbiamo fatto.
Il vizio non può credere alla virtù per quella ragione medesima per cui la vigliaccheria non può credere all’eroismo.