Giovanni Gaggino – Antichi aforismi
Se il povero ruba, sovente ruba per necessità; se chi ha buona posizione ruba, lo fa trascinato dal vizio.
Se il povero ruba, sovente ruba per necessità; se chi ha buona posizione ruba, lo fa trascinato dal vizio.
Quel militare eroismo, che tanto si celebra gli uomini, se stendesi più oltre che a difendere la propria patria, degenera in fanatismo il più fatale che possa essere pel genere umano.
L’eleganza è la comodità degli spiriti delicati.
Infatti, se uno, giunto all’Ade, liberatosi di quelli che qui da noi si dicono giudici, ne troverà di veri, quelli che si dice che là pronunciano sentenza: Minosse, Radamante, Eaco, Trittolemo e quanti altri dei semidei sono stati giusti nella loro vita; ebbene, in tal caso, questo passare nell’aldilà sarebbe forse una cosa da poco?E poi, quanto non sarebbe disposto a pagare ciascuno di voi, per stare insieme con Orfeo e con Museo, con Omero e con Esiodo? Per quello che mi riguarda, sono disposto a morire molte volte, se questo è vero.Infatti, per me, sarebbe straordinario trascorrere il mio tempo, allorché mi incontrassi con Palamede, con Aiace figlio di Telamonio e con qualche altro degli antichi che sono morti a causa di un ingiusto giudizio, mettendo a confronto i miei casi con i loro!E io credo che questo non sarebbe davvero spiacevole.Ma la cosa per me più bella sarebbe sottoporre ad esame quelli che stanno di là, interrogandoli come facevo con questi che stanno qui, per vedere chi è sapiente e chi ritiene di essere tale, ma non lo è.Quanto sarebbe disposto a pagare uno di voi, o giudici, per esaminare chi ha portato a Troia il grande esercito, oppure Odisseo o Sisifo e altre innumerevoli persone che si possono menzionare, sia uomini che donne?E il discutere e lo stare là insieme con loro e interrogarli, non sarebbe davvero il colmo della felicità?E certamente, per questo, quelli di là non condannano nessuno a morte.
Gli eroi nel bene sono più orari di quel che narrin le storie, o pensino e dicano gli uomini.
Tutto quello che si mette da parte con il tempo si raddoppia.
“Cosa cerchi”?”Il sole”.”Da cosa fuggi”?”Dal gelo”.”Cosa temi”?”… Il freddo di chi non sa più ascoltare, non sa più amare e non sa più abbracciare”.