Giovanni Gentile – Musica
Per me che resto qui in attesa di quel bagliore, che possa annullare la distanza che ce tra me e la musica.
Per me che resto qui in attesa di quel bagliore, che possa annullare la distanza che ce tra me e la musica.
Solo se sei un eccellente ballerina puoi permetterti di ballare con il volto coperto.
Se solo si potessero rendere udibili le emozioni che alcune note suscitano dentro.
Lo studio deve supportare tutto, se c’è quello oltre al talento, si fa esperienza e si continua a migliorare. Perché la musica è infinita.
L’uomo che non ha alcuna musica dentro di sé, che non si sente commuovere dall’armonia di dolci suoni, è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine. I motivi del suo animo sono foschi come la notte: i suoi appetiti neri come l’erebo. Non vi fidate di un siffatto uomo. Ascoltate la musica.
Quando canto non so se entro in un altro corpo o mi entra dentro la musica. Lì veramente non mi vergogno di niente.
La musica è sempre stata il mio rifugio preferito. Lei mi appaga l’anima, non mi tradisce mai. Mi chiudo nel mio silenzio e la lascio fare. Mi prende per mano e mi porta lontana, dove solo gli animi in tempesta trovano pace. Lì lascio libere le mie emozioni, finché non mi sento appagata.