Giovanni Govoni – Ricordi
Dei pezzi che ho aggiunto rimpiazzando quelli che avevo perso, nessuno combacia perfettamente: lasciano passare spifferi di ricordi.
Dei pezzi che ho aggiunto rimpiazzando quelli che avevo perso, nessuno combacia perfettamente: lasciano passare spifferi di ricordi.
Ti ricorderai di quei momenti, ci sorriderai su anche se ti hanno fatto piangere, anche se ti sono mancati. Ricorderai il loro sapore e anche l’odore se ne hanno avuto uno. Li riassaporerai al passaggio di qualche nota. Li rivivrai in piccoli particolari in cui ti imbatterai. E sarà strano l’effetto che ti lasceranno dentro. Una strana sensazione di gioia mischiata alla malinconia. Però sorriderai, perché quella sensazione ti farà sentire vivo, quella sensazione è la prova che tu hai vissuto. Ecco l’importanza dei ricordi.
Un ricordo può avere un giorno, o anni. Quando lui torna a trovarti, ha sempre la stessa età: adesso.
Ci sono abbracci importanti. Che restano dentro, che mettono ordine, nel cuore. Che profumano di sapone fresco e lavanda, di buono. Abbracci morbidi che avvolgono. Abbracci veri. Sono quegli abbracci che ti seguono come un passo silenzioso da quando sei al mondo. E che non ti mollano, che non mollano la presa nemmeno quando strattoni. E nei quali correresti a rifugiarti anche da grande. Sono gli abbracci che non ti hanno mai negato l’amore, quelli del perdono, che parlano d’amore, che sanno di ricordi.
È solo un ricordo impigliato tra le ciglia.
A volte lasciar perdere è solo un modo per salvarsi e meditare ad una rivincita.
Come un sogno passano i nostri giorni.I giorni dei nostri anni sono settanta,e se nei forti essi giungono a ottanta,per lo più in dolore e fatica si consumano,presto finiscono e noi scompariamo.